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Lo studio di come si imparano le «altre» lingue, o lingue seconde, cioè le lingue che si acquisiscono dopo la prima infanzia, riveste un interesse a un tempo teorico e applicativo. È oggetto di interesse teorico, perché apre finestre di conoscenza sulla natura delle lingue e della facoltà umana di linguaggio. È poi oggetto di un interesse applicativo, sempre crescente al crescere delle esigenze di un mondo globalizzato e interconnesso, perché una migliore conoscenza del fenomeno dell'acquisizione delle seconde lingue consente di intervenire in modo più consapevole nel campo del loro insegnamento o delle politiche linguistiche che ne possono promuovere la conoscenza o l'uso all'interno del repertorio individuale e comunitario. Come molti fenomeni connessi all'attività umana, anche lo studio dell'acquisizione di seconde lingue può essere affrontato da diversi punti di vista. Verso una nuova lingua adotta una prospettiva eminentemente linguistica, con aperture sul versante della psicolinguistica e un'attenzione alla dimensione interazionale. Le autrici hanno inteso introdurre il lettore a un campo di ricerca in notevole fermento, offrendogli uno sguardo il più possibile aggiornato e internazionale, ma osservandolo da una prospettiva italiana, facendo quindi particolare riferimento, nell'esemplificazione, a ricerche nate in ambito italiano e a dati osservativi sull'italiano usato come seconda lingua. Per il lettore italofono, la possibilità di accedere a una esemplificazione in italiano consente di osservare la propria lingua attraverso il punto di vista di chi sta apprendendo quella stessa lingua: uno «specchio in negativo» che permette, allo studioso come all'operatore del settore, un prezioso esercizio di consapevolezza.